Pollution 2018: SOS per la sostenibilità
Era il 1972 quando da un’idea della Fondazione Iris nasceva Pollution, un’azione artistica per riflettere sull’inquinamento, una denuncia politica, sociale e ambientale.
Quell’anno dall’8 al 14 ottobre, durante lo svolgimento di Cersaie, Stefano Gianni Sassi - direttore artistico della Fondazione Iris Ceramica e motore dell’intero progetto - affidò a 26 artisti, il compito di disegnare l’orizzonte di una coscienza ecologica e raccontare altrettanti «modi di gestire una natura mutante». L’orizzonte di quella sfida, oggi di ovvia e pressante attualità, era racchiuso nelle parole premonitrici di Romano Minozzi: “IRIS ritiene che i problemi della qualità della vita stiano già influenzando pesantemente la situazione industriale italiana e che in un prossimo futuro essi diventeranno di importanza fondamentale”. Nei 46 anni successivi l’azienda, parte della Holding Iris Ceramica Group - 8 marchi di riferimento – non ha mai abbandonato il percorso verso la sostenibilità, tendendo ad un modello di fabbrica a impatto 0.
In continuità con la potenza del messaggio e il valore culturale e sociale di Pollution 1972, Iris Ceramica Group promuove Pollution 2018 individuando nei giovani, i visionari di oggi, in grado di immaginare il futuro, una risorsa per definire nuovi approcci allo spazio urbano e stabilire una rinnovata gerarchia di valori sostenibili per l’uomo e il suo ambiente.
Ed è proprio ai giovani professionisti dell’accademia di studi post-laurea SOS School of Sustainability, fondata a Bologna da Mario Cucinella, che è stato affidato il compito di declinare i temi di Pollution 2018. La metodologia adottata nel programma di studi e la visione olistica con cui SOS affronta i temi della sostenibilità, sono la base su cui costruire un progetto che integra educazione, ricerca e pratica professionale.
Leggi l'intervista al CEO Federica Minozzi e all'Arch. Mario Cucinella su Tile Italia 3/2018