Aran World: la cucina, fulcro della casa contemporanea
di Chiara Poggi
C’è un ambiente di casa in grado di rappresentare più della cucina l’essenza della cultura italiana? Probabilmente no, e lo sa bene ARAN Cucine, azienda simbolo dei valori del Made in Italy nel mondo fin dal 1962 e, da allora, dedita a perseguire un percorso di qualità e innovazione, con una profonda coscienza ecosostenibile che rende oggi ogni prodotto ARAN World un modello virtuoso.
Su questi valori, in collaborazione con l’architetto Stefano Boeri, è nato un esclusivo progetto: la cucina OASI, ovvero un blocco freestanding dalle linee curve ed essenziali che integra al proprio interno tutte le proprietà di un tradizionale luogo conviviale. Al centro del piano multifunzione la vera sorpresa: un albero che svetta in armonia con l’intero complesso, diventando riferimento spaziale e simbolico del nuovo spazio relazionale.
Per approfondire meglio questo e altri temi legati al mondo Aran, abbiamo intervistato Pasquale Consola - Corporate Marketing & Italy Retail Director dell’azienda.
L'iconica OASI, nata dalla collaborazione con l’architetto Stefano Boeri e nota per ospitare al centro un vero e proprio albero da frutto – sostituibile da qualsiasi altra pianta, anche aromatica - ha recentemente aggiunto altre due versioni: una più ampia e rettangolare e una a parete.
Quali sono le idee innovative legate al progetto Oasi?
“Oasi” è un vero e proprio concept non solo abitativo, ma anche sociale e culturale: un ruolo fondamentale nell’ambito della sostenibilità è la possibilità di coltivare alberi o piante, ornamentali o aromatiche, anche grazie alla luce solare indiretta. Quest’ultima, filtrando tra i rami e le foglie, contribuisce a creare un microclima interno e, riflettendosi sulle superfici orizzontali, è in grado di ampliare la percezione dello spazio e mettere in risalto tutti i dettagli del piano cottura.
“Oasi”, nella versione a parete, si trasforma nel simbolo della cosiddetta slow life e diventa la cornice perfetta di una storia fatta di relazioni intime che nascono e crescono in questo nuovo luogo dell’abitare. Il legame uomo e natura trova qui la sua riconferma e la sua prosecuzione: rallentare i tempi per vivere meglio, in armonia con sé stessi e con gli altri in uno spazio conviviale e condiviso, come quello della cucina, è davvero possibile. Anche in questo progetto, Stefano Boeri Architetti riesce a interpretare questo connubio uomo - natura con un elemento di arredo che è in grado di rappresentare e di rispettare il ciclo della vita.
Non solo la natura è più presente in città, ma anche all’interno della casa… avete in cantiere altri progetti legati a doppio filo con la sostenibilità?
Il tema della sostenibilità non riguarda più solo la salvaguardia della natura; impone piuttosto una riflessione generale sulla qualità della vita, e non solo per le nuove generazioni.
Ripristinare un rapporto sano – e soprattutto reciproco - tra uomo e ambiente, infatti, è sì fondamentale per la sopravvivenza del pianeta, ma determina anche dei benefici psicologici che influiscono positivamente sull’esistenza delle persone. Non a caso, il concetto di ‘benessere abitativo’ è uno dei princìpi ispiratori più importanti per il mondo del design, tanto che al centro di numerosi progetti c’è proprio il legame tra uomo e natura, binomio nel quale l’architettura interviene come fondamentale strumento di connessione.
Leggi l'intervista completa pubblicata su Tile Italia 3/2022