Berni, tra evoluzione del mercato e nuove aperture strategiche

Raffaele Berni, Gruppo Berni.
Tile Italia: Quali sono i numeri chiave del vostro Gruppo oggi?
Raffaele Berni: Il fatturato del 2024 della Berni Srl, che ammonta a 35,2 milioni di euro con un organico di 96 persone, ha registrato un incremento del +6,3% rispetto al 2023 (33,1 milioni di euro). Sebbene la crescita sia contenuta in termini percentuali, considerando gli scenari attuali, il risultato è comunque soddisfacente.
Il 2024 è stato, infatti, un anno di investimenti strategici, in particolare focalizzati all’ottimizzazione della logistica interna, con la centralizzazione in un unico magazzino e l’introduzione di sistemi WMS per la gestione e semplificazione dei processi, ponendo così le basi per uno sviluppo futuro.
Nel 2024, le vendite del Gruppo hanno raggiunto i 49,2 milioni di euro, rispetto ai 47,1 milioni del 2023. Gli investimenti proseguiranno anche nel 2025, concentrandosi sullo sviluppo delle vendite ma mantenendo un approccio oculato, anche in considerazione delle previsioni del Cresme per il prossimo futuro del nostro settore e del contesto di instabilità internazionale.
In particolare, nel 2025, aprirà a Milano, in Largo Augusto 3, il primo Atelier Berni, mentre il 13 marzo è stata acquisita dal Comune di Siena una proprietà da ristrutturare, situata in una posizione strategica, che prevede l’apertura di un nuovo punto vendita nel 2026. Con questa apertura, il Gruppo avrà completato la sua presenza con almeno un punto vendita in ogni capoluogo di provincia toscano, supportato dalla logistica centralizzata.Infine, a ottobre, come Bernicontract, esporremo per la prima volta all’HOST di Milano, con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente questa area aziendale e consolidare la nostra presenza sul territorio milanese.
- Fatturato 35,2 milioni €
- 96 dipendenti
- 15 sedi in Toscana
- 1 Atelier Berni a Milano
Tile Italia: Cosa spinge i clienti a scegliere i vostri servizi?
Raffaele Berni: L’affidabilità. In un periodo in cui si assiste a un appiattimento dell’offerta, con prodotti che si assomigliano sempre di più all’interno di nicchie di mercato in continua espansione, e con i prezzi che devono allinearsi (anche grazie alla facilità di accesso alle informazioni online), la vera differenza la fa, principalmente, l’affidabilità del marchio.
L’appeal del marchio dipende, in larga parte, dalla sua buona reputazione, dalla storicità che genera sicurezza, da come viene identificato sul mercato rispetto alla fascia di riferimento, dalla dimensione, intesa anche come copertura regionale: non troppo piccoli da dover essere cari (dover spalmare i costi strutturali sulle poche vendite), ma nemmeno troppo grandi da essere visti come soggetti puramente speculativi e distanti dalle reali esigenze del territorio.
Un altro fattore fondamentale è il buon passaparola. Infine, l’essere un’azienda familiare (a gestione manageriale) rappresenta un ulteriore punto di rassicurazione per i clienti, poiché dietro al marchio si identifica la presenza di persone reali.
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