Isolamento termico delle pareti #1: l'opportunità

La proroga degli “eco-bonus” costituisce una ghiotta opportunità per decidere di intervenire sulle unità immobiliari esistenti, al fine di migliorarne l’efficienza energetica in termini di involucro e di impiantistica. Va anche detto che il vantaggio degli eco-bonus si somma ai consistenti risparmi nei costi di gestione conseguenti a questi interventi. Tuttavia avremo un corretto ritorno (in termini economici e di comfort abitativo) degli investimenti destinati alle opere di riqualificazione energetica, unicamente se gli interventi in questione saranno correttamente eseguiti.

In questa nuova rubrica concentreremo l'attenzione sull'isolamento termico della parete.

Corrado Borghi, titolare di Domotech srl operante nel settore dei prodotti e delle tecnologie per l’edilizia e, da ultimo, direttore commerciale Italia di Edilteco SpA. 

Copre, tra gli altri, i seguenti incarichi: membro CDA ANIT (Associazione Nazionale per l’Isolamento); membro in UNI Working Group U870308 Supporti di pavimenti (massetti); membro della Giunta Direttiva di COMPAVIPER (Associazione Nazionale Pavimentazioni Continue); membro del tavolo di lavoro “Realizzazione Normativa sulla Qualificazione degli Addetti alla posa di materiali a base cementizia” di ASSIMP ITALIA (Associazione delle Imprese di Impermeabilizzazione Italiane); membro del Comitato Tecnico 201 “Isolanti e Isolamento Termico-materiali” in ambito del C.T.I. (comitato Termotecnico Italiano).


Un’opera correttamente eseguita, si fonda - praticamente sempre - sui seguenti presupposti/passaggi:

  1. Progettazione: per definire preventivamente cosa fare e come farlo, sia in relazione alla effettiva situazione di partenza dell’immobile interessato ed al suo specifico utilizzo, sia in relazione alla effettiva rispondenza alle norme in vigore. Inoltre una corretta e dettagliata progettazione è fondamentale, anche, per fornire agli esecutori delle opere/fornitori una richiesta chiara di ciò che si chiede loro e di conseguenza ottenere preventivi “certi”.
  2. Identificazione precisa dei materiali da impiegare: per avere la certezza della qualità e delle prestazioni attese.
  3. Aziende esecutrici affidabili e qualificate: la vera tutela, infatti, non sta tanto nella possibilità di rivalersi in caso di contestazioni quanto nel creare i presupposti affinché, per quanto possibile, le contestazioni non vi siano.

I dettagli importanti

Entrando nel vivo dell’argomento, il primo consiglio è quello di incaricare un termotecnico, capace ed aggiornato, della progettazione del “pacchetto” isolante - con particolare riferimento alla definizione dei materiali e dei loro spessori - che dovrà garantire le prestazioni attese, il tutto in ottemperanza alle norme in vigore (* Approfondimenti ANIT in tabella).

In un progetto di “miglioramento dell’isolamento termico delle pareti” sarà compito del termotecnico, oltre alla definizione degli interventi dal punto di vista dei “calcoli”, quello di individuare i corretti nodi esecutivi, anche dei dettagli, al fine di scongiurare problematiche ed inefficienze in opera, con particolare riferimento ai ponti termici.

In un progetto di “miglioramento dell’isolamento termico delle pareti” sarà compito del termotecnico, oltre alla definizione degli interventi dal punto di vista dei “calcoli”, quello di individuare i corretti nodi esecutivi, anche dei dettagli, al fine di scongiurare problematiche ed inefficienze in opera, con particolare riferimento ai ponti termici.

Nello specifico occorre evidenziare dettagli quali, ad esempio:

  • Perdite di calore per mancato isolamento dei cassonetti delle tapparelle,
  • Ponti termici derivanti da spallette finestre,
  • Ponti termici derivanti da davanzali,
  • Ponti termici di solai (soffitti, pavimenti), in corrispondenza della loro intersezione con le pareti esterne,
  • Ponti termici derivanti da pareti interne incidenti su pareti esterne,
  • Ponti termici causati dalle nicchie dei radiatori a parete;
  • Ponti termici derivanti da balconi,
  • Interruzioni di isolamento causate da successive opere di fissaggio di elementi su pareti (fissaggi pluviali, scuri, tende avvolgibili, lampioni, ecc.)

Tutto ciò ha come conseguenza una riduzione della prestazione delle opere di isolamento in parete che può arrivare al 30%, con anche contestuali insorgenze di problematiche quali condense e muffe.

Una volta definito il progetto, in tutti i suoi dettagli, sarà assolutamente necessario affidare l’esecuzione delle opere ad aziende applicatrici di comprovata competenza, esperienza ed affidabilità.

Nel caso di cappotti termoisolanti (isolamento termico applicato all’esterno dell’edificio) va detto che, ad oggi, ancora non è in vigore una vera e propria norma di riferimento che indichi i parametri di una corretta posa. Altresì il CTI (Comitato Termotecnico Italiano) - www.cti2000.it – è in dirittura di arrivo, su incarico di UNI, nella redazione della “norma sulla posa del cappotto” con percorso formativo per gli applicatori. Nel frattempo un valido riferimento per conoscere le corrette metodologie di posa di un cappotto e di esecuzione dei nodi costruttivi critici, resta il manuale edito da Cortexa (Consorzio per la cultura del sistema a cappotto)www.cortexa.it - che, pur non essendo norma, resta il miglior riferimento esistente in materia.

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