+5,9% il fatturato italiano delle piastrelle ceramiche, ormai prossimo ai valori pre-crisi
L’industria italiana delle piastrelle di ceramica prodotte in Italia ha archiviato un 2016 positivo, con un fatturato che supera i 5,4 miliardi di euro, in crescita del 5,9% sul precedente anno e prossimo ai valori pre-crisi: il 2008, infatti, si era chiuso con un fatturato complessivo di 5,5 miliardi di euro.
Merito ancora una volta delle esportazioni, cresciute del 6,2% e che hanno raggiunto un valore di 4,6 miliardi di Euro, pari all’85% del fatturato totale.
Finalmente volto in positivo anche il mercato domestico, dove le vendite hanno raggiunto gli 829 milioni di Euro contro i 799 milioni del 2015 (+3,7%).
I dati, comunicati da Confindustria Ceramica, mostrano in aumento anche la produzione nazionale di piastrelle, che ha sfiorato i 416 milioni mq (+5,4%) con vendite per 414,5 milini di mq (+4,5%).
“Il settore della ceramica consolida la propria struttura settoriale – ha commentato Vittorio Borelli, presidente di Confindustria Ceramica – in un quadro di forti investimenti in nuove tecnologie, per mantenere la leadership mondiale in un contesto positivo, anche se sempre più competitivo e concorrenziale”. In effetti i forti investimenti, in crescita per il terzo anno consecutivo e che, nell’esercizio 2016, hanno raggiunto i 400,4 milioni di euro (+14% sul 2015, dopo il precedente aumento del +22,7% nel 2014), rappresentano una eccezione nel settore manifatturiero. "Quest'anno – ha aggiunto Borelli - è certa un'ulteriore accelerazione degli investimenti, grazie agli incentivi fiscali voluti dal Governo che le imprese stanno ampiamente sfruttando per avviarsi verso il modello di Fabbrica Ceramica 4.0", una fabbrica digitalizzata, con processi integrati e interconnessi, che porta a livelli di efficienza mai raggiunti finora.