Casalgrande Padana e "Intelligenza della Ceramica”, di Alfonso Femia Architectures

La scelta di sostenere l’"Intelligenza della Ceramica" si inserisce nella visione di Casalgrande Padana di promuovere una cultura del progetto che valorizzi le potenzialità del materiale ceramico, attraverso il dialogo tra tradizione e innovazione.
Casalgrande Padana conferma così il proprio impegno nel supportare il dibattito culturale sull’architettura e il design, riconoscendo nella ceramica non solo un materiale, ma un elemento vivo e dinamico, in grado di evolversi e adattarsi alle sfide dell’abitare contemporaneo.

Nell’introduzione, firmata da Aldo Colonnetti, la ceramica è parte integrante della storia dell’uomo, una materia che, sin dalle origini, si colloca tra il mondo naturale e quello costruito. Nel suo saggio del 1968 "Artificio e Natura", Gillo Dorfles è stato tra i primi a evidenziare questa dialettica, ponendo le basi per una lettura contemporanea della ceramica come elemento fondamentale del linguaggio architettonico.

Alfonso Femia, con la sua esperienza e la sua sensibilità progettuale, ha saputo interpretare e valorizzare la ceramica in chiave innovativa. La sua ricerca ne esalta la versatilità, sia nell’applicazione architettonica sia nel design di superfici e materiali per l’edilizia.
Per Femia, la ceramica non è semplicemente un materiale, ma un vero e proprio codice espressivo, capace di dare forma agli spazi dell’abitare, della città e del territorio.

In tale vettorialità nel libro si individuano cinque Intelligenze proprie della ceramica: quella emozionale e quella plastica, quella cromatica e quella termodinamica, e infine l’intelligenza aperta.
Categorie che esplicitano una ricerca architettonica di tipo complesso e che aiutano a declinare i progetti selezionati per il volume presentati con un ampio regesto di fotografie a colori e corredati da disegni e schizzi.
Il corpo centrale delle Intelligenze è anticipato da tre brevi saggi di Jean-Philippe Hugron, Maurice Culot e di Matteo Vercelloni, che inquadrano storicamente il tema e la realtà italiana, individuando la ceramica anche come “commento lirico dell’architettura”.

Concludono il libro quattro dialoghi di Alfonso Femia con JP Hugron, con il maestro Danilo Trogu chiamato da Femia a collaborare in molti progetti; con i committenti e con Mauro Manfredini in cui emerge il ruolo di Casalgrande Padana come alleato attivo di un percorso virtuoso di sperimentazione nel campo dei materiali ceramici che continua da vent’anni con convinzione.

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